Tutto su Roberto Saviano, dai primi passi a Casal di Principe alla vita sotto scorta nelle camere di albergo e nelle stazioni di Polizia.
Scrittore, giornalista e saggista italiano, Roberto Saviano ha dedicato la sua vita a raccontare la realtà della sua terra e cercare di fare luce sulle attività della criminalità organizzata, in Campania così come nel mondo. I suoi lavori e le sue inchieste hanno spesso diviso l’opinione pubblica, ma soprattutto hanno contributo in maniera significativa nella lotta alla mafia.
La biografia dello scrittore
Roberto Saviano nasce a Napoli il 22 settembre del 1979 (è quindi del segno zodiacale della Vergine), figlio del medico di Frattamaggiore Luigi e di Maria Rosaria Ghiara, di origini ebraiche sefardite e nata a Trento. Ha un fratello minore, Riccardo.
Con la famiglia, cresce a Casal di Principe, in provincia di Caserta, e frequenta nel capoluogo di provincia il liceo scientifico. Si laurea poi in Filosofia all’Università Federico II di Napoli.
La carriera di Saviano
Dopo gli studi, Roberto avvia la sua carriera giornalistica, scrivendo per riviste e quotidiani, come Il manifesto e il Corriere del Mezzogiorno. Nel 2004 si trasferisce a Napoli per poter osservare più da vicino i fenomeni criminali in città e i suoi articoli sulla camorra spingono addirittura l’autorità giudiziaria a sentirlo in merito al crimine organizzato.
Nel marzo 2006 conosce la notorietà dopo la pubblicazione di Gomorra, la sua non-fiction novel basata su fatti realmente accaduti che racconta il sistema di affari e crimini messo in piedi dalla camorra, e che vende nel giro di poco tempo milioni di copie in tutto il mondo, diventando un best-seller internazionale. Dal romanzo vengono poi tratti un musical, il famosissimo film diretto da Matteo Garrone e una serie tv per Sky: Saviano partecipa alla creazione di tutte queste opere, ricevendo anche un David di Donatello come Migliore sceneggiatura per il lungometraggio.
Attirata l’attenzione su di sè e sui temi di mafia, lo scrittore riceve il titolo di Socio Onorario e il Diploma di secondo livello all’Accademia di Brera, insieme alla laurea in honoris causa in Giurisprudenza all’Università di Genova. Viene inoltre invitato più volte negli Stati Uniti per tenere corsi sulle organizzazioni criminali in importanti atenei quali la New York University e Princeton.
Nel frattempo, porta avanti la sua attività giornalistica su La Repubblica e, dal 2021, sul Corriere della Sera, e pubblica altri romanzi e saggi. Approda al contempo in televisione, dove conduce al fianco di Fabio Fazio i programmi Vieni via con me e Quello che (non) ho, rispettivamente in onda su Rai3 e su La7. Più avanti, è alla guida della trasmissione Kings of Crime, dedicata ai più potenti boss mafiosi del mondo, e di Insider – Faccia a faccia con il crimine.
Perchè Saviano vive sotto scorta
Il giornalista vive sotto scorta dal 2006, per volere dell’allora Ministro dell’Interno Giuliano Amato. Poco dopo l’uscita di Gomorra, infatti, lo scrittore aveva denunciato pubblicamente i crimini di alcuni boss del clan dei Casalesi nella piazza di Casal Di Principe, in occasione di una manifestazione per la legalità, e le minacce di morte non hanno tardato ad arrivare.
“Per gli ultimi 8 anni ho viaggiato dappertutto accompagnato da sette guardie del corpo in due macchine blindate. Vivo in distretti di polizia o stanze di alberghi anonime e raramente passo più di qualche notte nello stesso posto. Sono più di 8 anni che non prendo un treno, non vado su una vespa, non mi faccio una passeggiata o esco a prendermi una birra. Tutto si deve fare ad orario fino a spaccare il secondo, nulla viene lasciato al caso. Fare qualcosa di spontaneo, soltanto perché ne ho voglia, sarebbe stupidamente complicato” ha raccontato Roberto Saviano in un articolo sul The Guardian nel 2015.
I procedimenti giudiziari
Saviano ha ricevuto, insieme alla casa editrice Mondadori, due condanne riguardanti il romanzo Gomorra: una per plagio, in quanto brevi frammenti dell’opera sono risultati essere la riproduzione di due articoli di quotidiani locali campani non citati nelle fonti, e l’altra per diffamazione verso un imprenditore che nel libro è stato erroneamente citato come affiliato ad un clan.
Nel 2023, inoltre, lo scrittore è stato multato per aver definito Giorgia Meloni “bastarda” in un’ospitata televisiva, in merito alla gestione della questione migranti. Il risarcimento previsto è stato di mille euro.
La vita privata dello scrittore
Della vita privata di Saviano si sa ovviamente poco, anche per motivi di sicurezza. In passato, i giornali di gossip hanno vociferato di una storia d’amore tra lo scrittore e la deputata del PD Pina Picierno, ma nulla è mai stato confermato.
Così come in molti riportano di una presunta relazione con Maria Di Donna, meglio conosciuta come Meg, una dei membri del gruppo musicale dei 99 Posse. La donna non sarebbe comunque sua moglie, e non è dato sapere nè dove abitino nè se abbiano figli.
Curiosità su Saviano
• Nel 2010, in occasione del loro concerto a Roma, gli U2 gli dedicarono la canzone Sunday Bloody Sunday.
• Inviò il suo primo racconto al saggista Goffredo Fofi, il quale gli rispose: “Scrivi bene per la tua età, ma smettila di scrivere stronzate! Scrivi delle tue parti“.
• L’Unione Astronomica Internazionale ha denominato l’asteroide 278447 Saviano, un riconoscimento allo scrittore per i suoi meriti.
• Dal 2013 è cittadino onorario di Firenze, riconoscimento conferitogli da Matteo Renzi.